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Il Gran Trail una finestra

sull’avventura di montagna

Emanuele Ludovisi ci piace pensare sia cresciuto e maturato come atleta facendosi le ossa e consumandosi un pò le giunture delle ginocchia sui nostri sentieri, che concatenati, hanno dato vita, ogni anno, alla lunga e estenuante e affascinante fatica chiamata Gran trail dei Monti Simbruini.

Una specie di eroica azione in solitaria, per 90 km, dove noi organizzatori vigiliamo per lo più a distanza. Eppure l’atleta è piuttosto tranquillo, perchè per tutto il percorso si segue il filo di Arianna delle miriadi di bandierine con o senza catrifrangente che accampagnano il corridore.

Quindi un’avventura mitigata. Però un sincero assaggio, una prima grande prova, una finestra su quello sconfinato e attraente universo che è l’andar per montagne di giorno e di notte.

Chi vive il Gran Trail può già amare la montagna e conoscerla oppure scoprirla all’improvviso e, forse, un pò bruscamente.

E spesso accade che ci si ritorna e si vada oltre, perchè il fascino che emana è talmente grande che supera qualunque fatica che lascia addosso.

Proprio da questo fascino Emanuele è stato letteralmente rapito, avvolto, incantato, tanto da ritrovarsi a viverla in una delle stagioni nella quale diventa più inaccessibile e pericolosa e solitaria, con un’impresa imponente.

Che se superata, diventa educatrice e testimone di una crescita interiore.

In queste ore ha nelle gambe quasi 385 km snocciolati i 6 giorni, gliene sono rimasti pochi, un solo giorno.

E poi…L’Aquila e la Basilica di Collemaggio, che domani potrebbero dargli il benvenuto ed incoronarlo il primo camminatore-trailer del Cammino naturale dei Parchi!

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