…Vengo invitato a questo trail. A 50 km circa dalla capitale. Sull’Appennino. Subito penso: “Si vabbè, ma che trail è?!” Dubbioso. Poi guardo il sito, le foto, i numeri di tutto rispetto e alla fine mi faccio convincere dalla gentilezza e dalla cortesia degli organizzatori. Ora che ho corso questo trail posso tranquillamente affermare che è valso ogni chilometro di macchina percorso per arrivare in quel di Subiaco…Assolutamente da non perdere questo Gran Trail dei Monti Simbruini. Una gara dura e tecnica, che “bagna tranquillamente il naso” a molti dei più pubblicizzati ultra trail alpini. Con un organizzazione eccezionale per spirito e competenze…

 

Nicola Bassi, vincitore GTMS 2015


Dopo il grande successo ottenuto nell’edizione 2014, al secondo anno le aspettative nei confronti del Trail dei Monti Simbruini, da parte di tutti, erano per ovvie ragioni alte, ma altrettanto grande è stata la voglia da parte degli organizzatori di continuare a stupire ed impressionare positivamente tutti (dall’esperto atleta al più semplice spettatore) con una manifestazione sportiva all’altezza della situazione e soprattutto in grado di esaltare ancora di più le bellezze e le peculiarità che il territorio dei Monti Simbruini è in grado di offrire.

Se in qualche modo all’esordio a favore del TMS, tra le altre cose, avevano giocato la curiosità nei confronti di un evento nuovo nel panorama nazionale del sempre più crescente movimento delle corse in montagna e la sorpresa per la spettacolarità dei luoghi di chi ancora non conosceva i Monti Simbruini, per questa edizione le chiavi del successo erano da cercare anche altrove, continuando a sviluppare quello che seppur valido era soltanto un primo ed acerbo concetto di “nuova promozione del territorio montano tramite lo sport”.

Così, già dallo scorso Settembre, si è iniziato a lavorare alacremente per la realizzazione del 2° Trail dei Monti Simbruini, il trail della conferma delle cose riuscite al primo anno, il trail degli aggiustamenti ma soprattutto il trail dalle nuove e grandi ambizioni sportive e promozionali. Sulle ali dell’entusiasmo, volano formidabile, tante e valide sono state sin da subito le idee (ovviamente da forgiare ed affinare) per l’evento che sarebbe stato.

Il primo passo è stato comunque quello di plasmare sull’esperienza maturata il gruppo di lavoro, lo staff o il comitato organizzatore che dir si voglia. A sorpresa, senza nemmeno troppa fatica, quasi in maniera del tutto spontanea, si sono ritrovate a lavorare fianco a fianco agli ideatori originali un ristretto gruppo di persone entusiaste e competenti (ognuno per uno specifico ruolo), ma soprattutto appassionate ed innamorate della propria terra, consapevoli di quale sarebbe stato l’impegno richiesto ma altrettanto consapevoli dell’importanza che questa manifestazione avrebbe ricoperto per la valorizzazione dei Monti Simbruini a livello nazionale ed oltre. Nascevano poi man mano nei mesi successivi le prime bozze dei tracciati (che solo in parte ricalcavano quelli dell’edizione 2014), venivano fissate le date della gara stessa e si delineavano i vari step da seguire.

Definiti i percorsi e le linee portanti, il 10 Gennaio l’evento veniva finalmente presentato al pubblico; In quella data venivano svelati i dettagli di quelle che sarebbero state le 4 gare del TMS2015: dal Gran Trail di 84 km al Fast Trail di 13 km, passando per il Medium Trail da 28 ed il Long Trail da 49 km. Un ventaglio ampio di gare, studiate per andare incontro alle capacità agonistiche di tutti ma soprattutto per mettere in vetrina quanti più km possibili della nostra montagna.

Su tutte ovviamente spiccava ed impressionava il Gran Trail dei Monti Simbruini con i suoi 84 km e 6000 metri di D+, gara fresca di riconoscimento ITRA come qualificante all’Ultra Trail del Monte Bianco 2016 con un coefficiente di 3 punti su 4. Da subito riconosciuta dagli addetti ai lavori e dagli sportivi più attenti come una delle gare più dure e tecniche di tutto il centro-sud Italia, il Gran Trail poteva inoltre vantare il fascino della partenza serale dal centro storico di Subiaco e dello svolgimento della sua prima metà in notturna (tante lucine avrebbero magicamente animato le nostre montagne la notte tra il 4 e il 5 Luglio! – ndr).

Aperte le iscrizioni, veniva dedicato grande impegno alla promozione dell’evento sul web e sul campo con stand e partecipazioni a molte delle principali gare del centro Italia, oltre all’importante presenza alla Maratona di Roma ed alla BIT di Milano, resa possibile grazie alla preziosa collaborazione del Parco dei Monti Simbruini.

Pian piano le fatidiche date del 4 e 5 Luglio divenivano sempre più vicine così come gli impegni per l’organizzazione. Aumentava a dismisura con l’approssimarsi della gara la frequenza delle riunioni organizzative e degli incontri per mettere a punto il supporto e la sicurezza degli atleti, garantiti dalla professionalità del Soccorso Alpino, dei Guardia-parco, del Corpo Forestale, dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile dei radio-amatori e dalla passione e disponibilità di tantissimi volontari locali. Tutti i sentieri percorsi dalle gare, già manutenuti impeccabilmente dal Parco, venivano ulteriormente ripuliti e ricontrollati, oltre ad essere “balisati” con bandierine (e nastro catarifrangente per le parti in notturna).

Cresceva allo stesso tempo l’ansia e la voglia di veder finalmente prender vita il tanto sudato e voluto Trail dei Monti Simbruini. Tutto era stato pensato, studiato, preparato al meglio delle nostre possibilità, cercando di non lasciare nulla al caso. Mesi di impegno e duro lavoro, portato avanti parallelamente a quella che è la quotidianità della vita lavorativa e familiare di ognuno. Impegno sostenibile solo se mosso dalla passione più profonda.

Con l’approssimarsi della gara, negli ultimi frenetici e snervanti giorni, si respirava nonostante tutto un’aria positiva e pregna di fiducia per la riuscita dell’evento, costantemente rinfrescata dalla stima e dall’incoraggiamento reciproco dei componenti di un gruppo coeso ed affiatato, pietra angolare insostituibile di qualsiasi progetto vincente.

Non restava che attendere il giudizio finale, l’unico che contasse realmente, quello degli atleti. Solo loro, impegnati ad affannarsi su e giù per quei percorsi, più o meno ardui, da noi prima solo immaginati e sognati, poi studiati, realizzati e presidiati, avrebbero potuto dire se il Trail dei Monti Simbruini era veramente all’altezza delle aspettative di chi ha partecipato per correre ad un passo dal cielo!

Ed ecco dunque finalmente i giorni della gara; un susseguirsi veloce di emozioni troppo intenso per essere riassunto in queste poche righe; una corsa nella corsa. Sicuramente da annoverare tra le più positive esperienza personali di ognuno di noi organizzatori, nonostante a tratti la tensione e la fatica per certi versi pareva più leggibile sui nostri volti che su quelli degli atleti.

Tutta la solita ed asettica trafila di dati tecnici, numeri e classifiche per questa volta la tralasciamo alle altre sezioni dedicate del sito (vedi i link a fondo pagina). Qui vogliamo invece concludere ritornando al punto dal quale siamo partiti in questo racconto, quello delle aspettative; nostre, degli atleti, del pubblico. Ora a giochi fatti, con il famoso “senno del poi”, possiamo tranquillamente asserire di aver mantenuto fede a tali aspettative ed in alcuni casi di averle anche superate; con estrema soddisfazione (ed al contempo con l’umiltà di chi è ben consapevole di essere solo all’inizio di un lungo percorso di crescita e che i margini di miglioramento sono ancora ampi) di ciò ne abbiamo avuto conferma, prima di tutti gli altri, dai corridori già sul traguardo di gara e poi, a mente e muscoli freddi, nei giorni subito successivi alla manifestazione con i numerosi commenti positivi ricevuti per vie diverse (email, sms, social network) dal resto del circus.

Tra i vari apprezzamenti, quelli che ci hanno maggiormente lusingati (e ripagati moralmente di tantissimi sforzi ed ansie) sono stati quelli a riguardo della minuziosità dell’assistenza in gara, del balisaggio, dell’accoglienza e della cura dei dettagli. Tutti aspetti su cui avevamo fortemente puntato dall’inizio come fattori determinanti di riuscita e di successo di questa seconda edizione. Tutti aspetti fondamentali per far compiere il salto di qualità al nostro trail da “bella sorpresa” a “confermata realtà”.

Ed ora possiamo tranquillamente affermare, senza peccare di superbia, di essere divenuti una realtà; il Trail dei Monti Simbruini è stato una realtà per gli atleti che da queste montagne e da questa gara volevano ed hanno avuto emozioni forti, una realtà per la comunità locale tutta che dal trail probabilmente si aspettava ed ha avuto dimostrazione di grandissima competitività a livello attrattivo-turistico della nostra terra. Una realtà (ci teniamo a sottolinearlo) fatta comunque e soprattutto da due giornate di festa e di sport per tutti.

Restando fortemente convinti che questo evento sportivo può e deve essere per il futuro uno dei maggiori veicoli di una nuova e sostenibile promozione del nostro territorio, Vi diamo l’appuntamento all’anno prossimo!

Lo STAFF del TMS, Luglio 2015


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